Carie Ai Denti: Cosa Sono, Come Si Formano, Quando Devono Essere Trattate?

Come si formano le carie ai denti e cosa possiamo fare per prevenirle? In questo articolo rispondiamo a tutte le tue curiosità

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Le carie sono tra i problemi di salute più frequenti al mondo e possono colpire tutti, a prescindere da età, sesso o status sociale.

Esse sono delle lesioni sulla superficie dei denti che, se non trattate, tendono a ingrandirsi e ad approfondirsi col tempo, rischiando di lesionare gli strati profondi del dente e le strutture sottostanti.

La maggior parte di noi, purtroppo, andrà incontro a una carie nel corso della vita. Si tratta di un problema così frequente che quasi il 30% degli italiani sperimenta, suo malgrado, il problema nel corso di un periodo di 10 anni.

Trattandosi di una patologia tanto frequente è, dunque, importante comprenderne le cause, per riuscire a prevenirla e trattarla al meglio. Purtroppo a riguardo c’è parecchia disinformazione, dovuta a diversi luoghi comuni, per cui cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Come si forma la carie dentale?

La carie si forma quando consumiamo troppi zuccheri? Oppure quando non ci laviamo i denti? Queste cose sono vere, ma banalizzare in questo modo risulterebbe in una comprensione imprecisa della patologia.

La carie dentale è senza dubbio una patologia multifattoriale (in cui entrano in gioco numerosi fattori di rischio), ma il responsabile principale ha un nome e un cognome: Streptococcus Mutans.

Si tratta di un batterio normalmente residente nel nostro cavo orale ed è ritenuto essere, dalla comunità scientifica, il principale responsabile della carie dentale.

In altre parole, senza Streptococcus Mutans non avremmo il problema della carie dentale. Come fa un semplice batterio, per giunta un commensale, ossia costituente della flora orale, a distruggere un materiale duro come quello dei denti? Alla base del processo c’è la formazione della placca dentaria.

La nostra bocca è piena di numerosissime specie di batteri, ma per la maggior parte questi sono innocui e fanno parte della normale flora orale. Anzi, essi possono svolgere persino un ruolo protettivo, contrastando la colonizzazione a opera di specie invasive e nocive!

Streptococcus Mutans, placca dentaria e carie

Affinché una carie dentale possa formarsi servono due cose:

  • Streptococcus Mutans
  • Zucchero

Questo perché il batterio è in grado di utilizzare il saccarosio presente negli alimenti che mangiamo come fonte di energia, che utilizza per iniziare il suo attacco alla superficie dentale. Il processo può riassumersi nelle seguenti fasi:

  • Utilizzo del saccarosio da parte di Streptococcus Mutans: Il batterio, quando trova un substrato favorevole, inizia a sintetizzare polimeri glucidici che utilizza per creare una matrice con la quale si attaccherà ai denti.
  • Adesione alla superficie del dente: Lo S.Mutans aderisce alla superficie dentale in maniera permanente e si riveste di un biofilm che, una volta induritosi, diventerà quella che conosciamo come placca dentale.
  • Abbassamento del pH e colonizzazione da parte di altre specie batteriche: Una volta adeso al dente, lo S.Mutans inizia a consumare zuccheri per produrre acidi che, oltre a corrodere la superficie dentale, favoriscono la crescita di altre specie batteriche come Lactobacillus e Actinomycetes, che peggiorano il quadro.

La placca dentaria, una volta induritasi, diventa quello che conosci come tartaro. Una volta formatosi il tartaro, questo diventa impossibile da rimuovere con il normale lavaggio quotidiano, ma richiede necessariamente un trattamento di pulizia dei denti.

Quali sono i fattori di rischio per la carie dentale?

Abbiamo detto che la carie è una patologia multifattoriale, ma quali sono di preciso questi fattori? Nel processo patologico entrano in gioco:

  1. Importante colonizzazione batterica: Una persona con un numero maggiore di batteri nel cavo orale, in particolare il già citato Streptococcus Mutans, è a maggiore rischio di sviluppare carie.
  2. Consumo di zuccheri: Una dieta ricca in zuccheri, in particolare carboidrati raffinati, favorisce la crescita dei batteri e la loro adesione ai denti.
  3. Scarsa igiene orale: Non spazzolarsi correttamente i denti o utilizzare uno spazzolino non adeguato può lasciare residui di cibo e potrebbe non riuscire a rimuovere la placca, permettendo l’erosione dei denti da parte degli acidi.
  4. Affollamento dentale: Sebbene le prove a riguardo non siano complete, si ritiene che avere denti molto vicini tra loro, anche in posizione anormale, possa favorire lo sviluppo di carie. Spesso la condizione di affollamento è favorita dalla presenza di denti del giudizio inclusi.
  5. Malattia del reflusso gastro esofageo: Questa spiacevole patologia consiste nel reflusso di acido gastrico fino alla gola o fino alla bocca. Gli acidi dello stomaco sono molto potenti e possono, al pari di quelli prodotti dai batteri a livello della placca, erodere lo smalto dentale.
  6. Secchezza delle fauci: Un problema di scarsa salivazione (il termine scientifico è xerostomia) facilita la formazione di carie dal momento che viene a mancare l’azione detergente della saliva, che periodicamente, con la deglutizione, elimina parte dei batteri presenti nella bocca e favorisce la pulizia. Questa situazione appare in maniera particolarmente rilevante in patologie reumatologiche come la sindrome di Sjogren e l’artrite reumatoide.

Quali sono i sintomi della carie?

I sintomi delle carie variano in base al dente interessato e alla dimensione delle stesse. Infatti, le carie agli stadi iniziali sono frequentemente asintomatiche, ossia senza sintomi, a sottolineare l’importanza di frequenti controlli dal dentista. Quando si rendono manifeste, le carie possono causare:

  • Mal di denti: Si tratta del sintomo che più frequentemente associamo alle carie e che molti di noi hanno, sfortunatamente, sperimentato. Il dolore può essere spontaneo, senza una causa apparente, oppure può manifestarsi in particolari circostanze, per esempio durante la masticazione o al contatto con cibi freddi o caldi.
  • Sensibilità dentale: Un particolare tipo di dolore, solitamente piuttosto acuto, che si manifesta nel momento in cui ingeriamo degli alimenti particolarmente caldi o freddi. A volte il fattore scatenante può essere la presenza di zuccheri nel cibo.
  • Inestetismi: Le carie possono causare depressioni e/o discolorazioni nella superficie del dente, corrompendone l’aspetto estetico.

Possibili complicanze della carie dentale

Come hai visto le carie causano dei sintomi tutto sommato banali, abbastanza facili da sottovalutare. Questo può rappresentare un problema, poiché ritarda la visita dal dentista e lascia il tempo alla lesione di evolvere, ponendoci a rischio di sgradevoli complicanze:

Peggioramento del dolore

Se lasciato a sé stesso, il dolore della carie può peggiorare fino a diventare problematico per la vita di tutti i giorni, rendendo difficile una adeguata nutrizione per via dei problemi che esso causa a livello masticatorio.

Ascesso dentario

Si tratta di una raccolta di pus con rigonfiamento causata da un’infezione batterica, facilitata dalla presenza della carie. In alcuni, per fortuna rari, casi esso può complicare in infezioni diffuse al resto del corpo, a volte pericolose per la vita.

Perdita del dente

Se non trattata per lungo tempo, la carie può diffondersi al punto da danneggiare il dente in maniera irreparabile, provocandone la caduta. Quest’ultima, a sua volta, può portare a problemi secondari dovuti allo spostamento dei denti residui.

Misure preventive nei confronti della carie

Cosa possiamo fare per prevenire la formazione della carie dentale? Abbiamo visto come si tratti di un problema estremamente diffuso, al punto che potremmo pensare di essere sostanzialmente condannati.

Per fortuna, tuttavia, non c’è nessuna formula segreta o processo complicato da seguire, solo delle buone abitudini quotidiane:

Una buona igiene orale

Per mantenere i nostri denti in salute è importante che li spazzoliamo come minimo due volte al giorno e che usiamo il filo interdentale almeno una volta al giorno. Da non dimenticare l’importanza di prenderci cura dello spazzolino, assicurandoci che la testina sia in buone condizioni, altrimenti la pulizia inevitabilmente ne soffrirà.

Utilizza un dentifricio al fluoro

Si ritiene che lavare i denti con un dentifricio al fluoro possa rinforzare lo strato esterno che protegge i denti, ossia lo smalto.

Limita il consumo di cibi zuccherati

Per quanto caramelle, torte e bevande zuccherate siano indubbiamente buone, esse sono molto gradite anche ai batteri responsabili della carie! In altre parole, più alimenti di questo tipo vengono introdotti nel nostro cavo orale, più carburante questi batteri avranno a disposizione per replicarsi e intaccare i nostri preziosi denti.

Controlli periodici dal dentista

Sebbene andare dal dentista non sia un’esperienza particolarmente gradevole, un controllo periodico può evitare di perdere troppo tempo e lasciare che una carie possa crescere indisturbata, arrivando a causare complicanze anche gravi.

Questo è specialmente vero se consideriamo, come detto in precedenza, che in molti casi le carie allo stadio iniziale non si manifestano con sintomi, per cui possono passare inosservate al nostro occhio inesperto.

Per una corretta pulizia dei denti ti consigliamo di spazzolarli per un paio di minuti, dedicando circa 30 secondi per ogni emiarcata dentale.

Contare manualmente i secondi è sicuramente tedioso, per cui ti suggeriamo di provare uno spazzolino elettrico con timer incorporato, come Oral-B Smart 4, Oral-B iO Serie 9 e Oral-B Pro 3. Sono davvero una grande comodità e vedrai i risultati in pochissimo tempo!

Il trattamento della carie dentale

Una volta stabilitasi, c’è poco che noi possiamo fare per fermare la carie. L’assunzione di buone abitudini di igiene orale possono ritardarne la crescita, ma, nostro malgrado, non potremo fare a meno di chiedere l’aiuto di un dentista.

Questo, in base alla tua situazione, può proporti una serie di trattamenti:

  • Trattamento al fluoro: Il fluoro può ricostituire lo smalto del dente, ma questo trattamento è riservato, per forza di cose, alle carie nei primissimi stadi;
  • Otturazione: Quando la carie non ha ancora attaccato il dente in profondità il dentista può procedere alla rimozione del materiale necrotico e al successivo riempimento della cavità con delle paste apposite;
  • Corona: Quando la carie ha intaccato il dente in maniera importante, il dentista può optare per una corona, ossia un’intera sostituzione dello strato più esterno del dente;
  • Devitalizzazione: Una volta che la carie ha raggiunto la polpa è solitamente troppo tardi per salvare il dente, che viene quindi devitalizzato tramite la rimozione della polpa stessa e la sostituzione con materiali di riempimento;
  • Estrazione dentale: Quando la carie è estesa al punto da minare la stabilità del dente, potrebbe non restare altra scelta che la rimozione dello stesso.

Cosa puoi fare per gestire la carie in attesa del trattamento dal dentista

Mentre attendi la visita dal dentista, ci sono alcune cose che puoi fare per aiutarti a gestire il dolore e i disturbi provocati dalla carie.

Presta molta attenzione all’igiene orale

In primo luogo, ricordati di spazzolare i denti almeno due volte al giorno e, se possibile, cerca di pulire per bene anche l’area dolorante. Per facilitarti nell’opera potresti optare per uno spazzolino per denti sensibili, in grado di pulire rispettando anche le aree più delicate della bocca.

Antidolorifici

In caso di dolore intenso potresti optare per l’assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici da banco, che possono aiutarti a gestire la situazione nell’attesa del tuo appuntamento dal dentista.

Per lenire il dolore sono disponibili anche collutori con una componente antinfiammatoria, che agiscono direttamente sulla sede del dolore e lo rendono, di solito, più tollerabile.

In generale, comunque, prima di assumere qualsiasi farmaco ti consigliamo di consultare il tuo medico di famiglia, per accertarti di eventuali intolleranze o interazioni.

Attenzione all’alimentazione

Per quanto riguarda la dieta, ricordati di ridurre l’introito di alimenti ricchi in zuccheri, in particolare i carboidrati raffinati, che sono la principale fonte energetica per i batteri responsabili della carie.

Oltre a questo, presta attenzione alla temperatura del cibo e delle bevande, in modo da evitare di esacerbare il dolore tramite l’assunzione di alimenti troppo caldi o troppo freddi.

Conclusione

Abbiamo visto quanto sia diffuso il problema della carie dentale e le numerose cause alla base dello stesso, oltre che le possibili abitudini preventive che possiamo assumere.

Proprio la prevenzione dovrebbe avere un ruolo centrale nella nostra igiene orale quotidiana, dal momento che, una volta instauratasi, la sola soluzione per la carie è rivolgersi al dentista.

Per facilitare la tua igiene orale e aiutarti nella prevenzione della formazione della carie ti consigliamo di utilizzare uno spazzolino elettrico. Questo spazzolino, infatti, è in grado di rimuovere almeno il doppio della placca rispetto agli spazzolini tradizionali per via del movimento rotante (a volte persino tridimensionale) della testina e delle numerosissime pulsazioni e oscillazioni al secondo, impossibili da con un lavaggio manuale.